OPERATORE DELL’INFANZIA
L’Operatore dell’infanzia è impegnato nell’attività di accudimento e animazione rivolta a bambini e famiglie, in strutture residenziali e semiresidenziali (comunità per minori, soggiorni-vacanza, reparti ospedalieri), servizi e interventi socio-educativi per l’infanzia e la famiglia (servizi educativi e ricreativi territoriali per il tempo libero, centri ricreativi e aggregativi, animazione estiva del tempo libero), servizi socio-educativi per la prima infanzia. Svolge attività di sostegno alla genitorialità: interventi con/per le famiglie nella scuola e nei servizi o direttamente sul territorio. L’Operatore dell’infanzia collabora alle attività di progettazione e realizzazione – soprattutto in supporto alla figura dell’educatore – di iniziative culturali, ricreative ed espressive finalizzate alla socializzazione, allo sviluppo delle capacità creative e relazionali e allo sviluppo delle potenzialità di crescita del bambino.
La nuova figura dell’Operatore dell’Infanzia ben si adatta alla condizione infantile della società contemporanea nella quale si rende sempre più necessaria un’azione educativa nel contesto dei servizi, con particolare riguardo per la prima infanzia e per tutte le condizioni di marginalità, disagio e bisogno di integrazione. Scuola Nuova, mira a dare all’utente un completo addestramento per poter gestire con metodi e procedure corrette tutte le mansioni che riguardano i bambini, dagli interventi igienici alla somministrazione dei pasti, dall’accudimento alla gestione del tempo libero.
Diventare Operatore dell’Infanzia è una vocazione! L’Operatore dell’Infanzia possiede un’attenta sensibilità nel captare le necessità dei bambini; ha un forte senso di responsabilità che la professione impone; impara a comunicare con il linguaggio del bambino per gestire la relazione con questi piccoli utenti.
L’Operatore dell’Infanzia stimola le capacità espressive e psico-motorie del bambino, progetta la strutturazione degli spazi e dei tempi di gioco, realizza interventi di animazione ed, ultimo aspetto, non meno importante, gestisce i rapporti tra struttura e famiglia come sostegno alla genitorialità.
Durante il corso sono previste numerose attività laboratoriali quali:
- Laboratorio di manipolazione e grafico pittorico: l’obiettivo sarà quello di favorire l’acquisizione di abilità manuali, grafico–pittoriche e di digito pittura attraverso l’utilizzo dei materiali come la pasta di sale e altri materiali modellabili, giornali, scatoloni etc.
- Laboratorio di attività ludiche: Il gioco è il migliore strumento che il soggetto ha per conoscere, scoprire, imparare, costruire e fantasticare. In questo laboratorio, i partecipanti impareranno a organizzare, progettare e proporre un gioco. Saranno, inoltre, descritti e differenziati i giochi in base alle età e caratteristiche dei soggetti destinatari.
- Laboratorio della favola e della drammatizzazione: in questo laboratorio si curerà l’improvvisazione teatrale e il gioco di ruolo per stimolare la creatività. Bettlheim ha sottolineato l’importanza della favola e della narrazione nei processi di crescita nell’infanzia.
- Improvvisazione teatrale: in questo laboratorio si utilizzeranno le tecniche dell’improvvisazione, della comunicazione e dell’ascolto per “mettere in scena” emozioni e stati d’animo. Verrà dato ampio spazio alle tecniche attive e corporee.
- Laboratorio sulle emozioni:
L’obiettivo del laboratorio sarà fornire strumenti ai partecipanti per sviluppare la capacità di riconoscere e comprendere le emozioni proprie e altrui, e di saperle comunicare attraverso espressioni e linguaggi adeguati. I partecipanti avranno gli strumenti e le competenze per la realizzazione di attivazioni di gruppo sulle emozioni. Particolarmente rilevante a tal proposito, è la Clownterapia, argomento che i futuri Educatori per l’Infanzia affronteranno grazie anche all’aiuto degli allievi Truccatori, per imparare ad essere clown dentro e fuori. Al termine del corso l’allievo sarà in grado di progettare ed erogare servizi socio-educativi, socio-ricreativi e assistenziali in strutture semi-residenziali e residenziali, di realizzare interventi pedagogici – educativi per la prima infanzia e di comprendere il linguaggio dei bambini, di identificare e prevenire i comportamenti a rischio del minore, di stimolare lo sviluppo della conoscenza e le potenzialità di crescita del bambino, di promuovere percorsi di autonomia e di sviluppare la creatività.